martedì 17 maggio 2016

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI BARI  ALDO MORO

DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE


"LA PENA DI MORTE E LA SUA 

ABOLIZIONE NEL MONDO"

RELATORE 

ANTONIO STANGO  

( COORDINATORE VI° CONGRESSO MONDIALE CONTRO LA PENA DI MORTE )

 

Antonio Stango, segretario del Comitato Italiano Helsinki per i diritti umani, membro della Lega Italiana dei diritti dell'Uomo (LIDU) e componente del Consiglio direttivo di "Nessuno tocchi Caino"è stato nominto coordinatore del VI° Congresso Mondiale contro la pena di morte . Durante il seguitissimo seminario, organizzato dal Dipartimento di Scienze Politiche, Antonio Stango ha  illustrato dettagliatamente i lavori e gli obiettivi del VI° Congresso che si terrà ad Oslo, in Norvegia, dal 21 al 23 giugno prossimi. Nella veste di prestigioso organizzatore dell'evento, dovuto riconoscimento al suo  trentennale impegno sui temi dei diritti umani, Stango ha evidenziato la rlevanza mondiale del prossimo appuntamento di Oslo. In primis, la folta partecipazione prevista di circa 1.500 persone da oltre 80 Paesi, tra i quali attivisti di 138 Ong e istituzioni aderenti alla Coalizione mondiale contro la pena di morte, ministri, avvocati, Premi Nobel, ex condannati a morte riconosciuti innocenti, artisti. Al congresso prenderà parte anche l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani e il segretario generale del Consiglio d'Europa. Recentemente altri cinque Stati hanno eliminato dai propri ordinamenti le esecuzioni capitali (Isole Fiji - Madagascar - Mongolia - Suriname e Congo Brazzeville). Nel mondo sono ormai 103 i Paesi abolizionisti per tutti i crimini, 6 che mantengono la pena capitale prevedendola per "reati eccezionali", quali quelli commessi in tempo di guerra, 6 che attuano una moratoria delle esecuzioni e 46 che si possono considerare "abolizionisti de facto", in quanto non eseguono condanne da almeno dieci anni. I Paesi che attualmente mantengono in vigore la pena capitale sono 36, tra questi Afghanistan, arabia, Egitto, Emirati Arabi, Bangladesh, Bielorussia, India, Pakistan... e perfino il Giappone. Desta ancora scalpore che tra questi vi siano ancora gli Stati Uniti. Anche se va ricordato che la pena di morte è prevista nei codici penali di 31 Stati dell'unione, e in molti di essi il suo utilizzzo stia diventando ormai sempre piu' raro. Questo grazie ad una coscienza civile resa più sensibile da un livello di informazione giornalistica più diffusa che ha contribuito a creare un  movimento di opinione che coinvolge sempre più cittadini americani. La Cina guida il triste primato mondiale di esecuzioni, mentre l'Iran in relazione alla popolazione la supera con ben tre impiccagioni al giorno! Questi dati riferiti da Stango, sono forniti dall'associazione "Ensemble contre la peine de mort", promotrice del congresso mondiale di Oslo insieme alla "World Coalition against the Dealth Penalty" alla quala partecipano le italiane "Nessuno tocchi Caino" e la Comunità di Sant'Egidio. L'obiettivo dichiarato del VI° Congresso è di "eliminare l'obbligatorietà della pena di morte"e trasformare i Paesi abolizionisti di fatto in abolizionisti di diritto, coinvolgendo la società civile nella lotta alla pena di morte, in vista della prossima assemblea generale delle Nazioni Unite.





BARI 17 MAGGIO 2016

FOTO REALIZZATE DA RITA LAMANNA


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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