giovedì 14 febbraio 2013

Carcere di Bari. Cronaca di una “normale” illegalità

14-02-2013
Ore 14 e 30, Bari, appena finita la presentazione della Lista “amnistia, Giustizia e Libertà!”, fa freddo e piove a dirotto. Con Maurizio Turco cominciamo la nostra visita ispettiva al carcere. Della Direzione non c’è nessuno, è sabato pomeriggio, gli agenti di polizia penitenziaria non tardano nell’identificarci ed accompagnarci all’Ufficio matricola. Abbiamo la sensazione di essere i benvenuti, quasi avessero bisogno di denunciare le loro problematiche e veder
accendersi un faro su questa realtà, scordata un po’ da tutti, dove nche loro, sembrano esserne ulteriori vittime.
Ci spiegano che dovrebbero essere 394, se ci si rifacesse al Decreto Fassino del 2001 ma, a quanto pare, 376 sono in servizio, 60 distaccati, dei quali 43 destinati al PRAP, 41 provenienti da altre sedi, i quali, pur avendone diritto, non possono sostare nella loro Caserma perché dichiarata inagibile. Insomma, si evince che sono sott’organico di 37 unità. Fortunatamente i loro straordinari entro le 41 ore sono regolarmente retribuiti. Di notte lavorano in 20,
includendo gli addetti alla portineria, di giorno, si avvalgono dell’ausilio di VPF (Volontari in Ferma Prefissata) con formazione diversa da quella richiesta per il tipo di servizio in una struttura penitenziaria. 

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a cura di:



Francesco Mastroviti Tesoriere Associazione Radicali Bari.

Michele Fiore Membro del direttivo Radicali Bari.
 

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